Come tutti sanno, si sta svolgendo in questi giorni – più precisamente dal 9 al 31 maggio – il leggendario ed appassionante Giro d’Italia. E l’edizione 2015 porta il numero 98!
La ‘carovana rosa’ si snoderà per 3.486,0 km, con una media di 166,1 km al giorno. Quest’anno le tappe saranno 21: 1 tappa a cronometro individuale, 1 tappa a cronometro a squadre, 7 tappe per velocisti, 5 tappe di media montagna, 3 tappe di media montagna con arrivo in salita, 4 tappe di alta montagna con arrivo in salita.
La ‘Grande Partenza’ è avvenuta il 9 maggio a San Lorenzo al Mare (Imperia, Liguria) e l’arrivo sarà il 31 maggio a Milano (Lombardia). In giro per l’Italia, con la tappa più meridionale, da Benevento a San Giorgio del Sannio (Benevento), in Campania.
Naturalmente il Giro d’Italia non toccherà tutte le regioni (escluse sono, per esempio, la Basilicata, la Puglia, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna).
Il primo Giro d’Italia si svolse nel 1909, dal 13 al 30 maggio. E’ da allora che, salvo le interruzioni della guerra, la ‘carovana rosa’ ogni anno attraversa l’Italia: il Giro è un’istituzione, fa parte della storia e dell’identità del nostro Paese, e in questo evento si rispecchia la sua evoluzione sociale, economica e culturale.
Per molti anni la corsa a tappe apparve, più che una gara sportiva, una prova di sopravvivenza: tali e tanti erano gli ostacoli che si dovevano superare. Il Giro del 1914 misurava complessivamente 3.170 km, con una media di 396 km per tappa. Su 8 ben 5 superavano i 420 km. Una, la Lucca-Roma, con i suoi 430 km viene ricordata come la frazione più lunga di tutti i Giri disputati: a vincerla fu il giovane Costante Girardengo (che poi divenne un grande campione), dopo 17 ore e mezza passate a pedalare…
Il via delle tappe poteva avvenire anche a mezzanotte, e anche l’arrivo poteva avvenire fra le tenebre più fitte.
I corridori marciavano per ore e ore a tentoni, senza conoscere la strada, di paese in paese. Si fermavano nelle osterie o bussavano a qualche casa ospitale per sapere se erano sulla via giusta. Storie di altri tempi, di veri pionieri ed eroi!
Il Giro d’Italia, oltre a una gloriosa corsa di ciclismo, è anche una imperdibile occasione per conoscere, divertendosi, l’Italia: storie di città e borghi antichi, di poeti, artisti, letterati, uomini di chiesa e condottieri. Una occasione di turismo culturale, enogastronomico e non solo…
Questa manifestazione sportiva, quindi, va vista e goduta anche come un viaggio alla scoperta di quegli aspetti meno noti che rendono la nostra patria un vero Paese delle meraviglie. Quasi una guida aperta alla consultazione e alla conoscenza dei segreti del nostro passato e del nostro presente, fra storia, arte e natura. Un procedere con fare lento per chi vuole dedicarsi al turismo unito allo sport!