“Nata da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza”, scriveva Giovanni Pascoli: questa è Pienza, la ‘città di Pio’.
E’ stato infatti papa Pio II, fra il 1459 e il 1462, a trasformare radicalmente l’antico borgo, noto sin dal IX secolo con il nome di Corsignano.
Questo illustre cittadino (al secolo Enea Silvio Piccolomini) vi nacque nel 1405 e, una volta divenuto papa (1458), coltivò il progetto di trasformare Corsignano, dove si ergeva un castello, in un luogo che rispondesse al modello umanistico di ‘città ideale’ elaborato da Leon Battista Alberti, suo grande amico.
La città perfetta avrebbe dovuto fondere in armonia i diversi elementi urbanistici e architettonici, allo scopo di elevare con la propria bellezza la vita spirituale degli uomini. L’ambizioso progetto fu affidato da Pio II all’architetto fiorentino Bernardo Rossellino, allievo dell’Alberti.
I lavori di renovatio urbis durarono soltanto quattro anni, e il 29 agosto 1462 Pio II poté finalmente presentare al popolo la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e inaugurare la città ristrutturata, che in quell’occasione perse il nome di Corsignano e diventò Pienza.
Sulla base dell’impianto medievale, il centro del borgo fu riqualificato e ridisegnato sostituendo alcuni vecchi palazzi con nuovi edifici religiosi, come la Cattedrale (ricca, all’interno, di decorazioni in stile gotico), e civili, fra cui il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Ammannati, il Palazzo Comunale e il Palazzo Borgia (poi Palazzo Vescovile).
Oggi Pienza è un rinomato centro turistico della Val d’Orcia che richiama visitatori in tutti i periodi dell’anno e da tutto il mondo.
A chi volesse abbinare al ‘sogno di bellezza’ del borgo un’imperdibile esperienza di gusto consigliamo la degustazione del pecorino di Pienza, di sapore fra il dolce e il piccantino, adatto sia come formaggio da tavola sia da cucina.
Pienza è davvero la ‘città ideale’ del Rinascimento che da sogno diventa realtà…